Comunicazione con le istituzioni
Introduzione

Cittadino digitale: chi è costui?
Cittadino: con il termine cittadino viene indicato l’abitante della città, in origine contrapposto al contadino che era colui che abitava nel contado. Digitale: Il termine digitale deriva dal latino digitus che significa dito e da questo la parola digitale assume il significato letterale di “relativo alle dita” quale strumento primo con cui si conta; e nella lingua inglese “digit” significa infatti cifra numerica e il termine “digital” assume il significato di ciò che elabora grandezze in forma numerica.
Il cittadino digitale è perciò colui che abita nel digitale, cioè in un mondo costituito/costruito da grandezze alfanumeriche.
Open Government
Il termine “open government” si intende una modalità di esercizio del potere da parte dello Stato in cui grazie alle tecnologie (in particolare dall’avvento del web 2.0) le amministrazioni risultino trasparenti. Qualsiasi cittadino può avere una visione dell’operato pubblico, ciò punta a garantire azioni più efficaci da parte del governo.
Con il termine “open data” si intendono quei dati che sono liberamente accessibili da chiunque. L’ open data fa capo alla più ampia disciplina che è l’open government.
Open data: dove trovarli
Sul sito internet “dati.gov.org” è possibile reperire in formato “Open Document” tutti i dati che sono stati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni italiane. La legge che regola la pubblicazione di tali dati la troviamo nel Decreto legislativo n. 102/2015 che è il recepimento della Direttiva europea sul riutilizzo dell’informazione e del settore pubblico.
Il progetto è stato promosso nel 2011 dal Governo Italiano. Dal 2015 viene gestito dall’Agenzia per l’Italia digitale e quest’anno è stata rilasciata una nuova versione.
La pubblicazione e l’aggiornamento dei dati sul sito viene coordinato dall’Agenzia per l’Italia digitale che si occupa di far collaborare tra loro gli enti pubblici in modo da ottenere sempre i dati aggiornati.
Attraverso il sito inoltre l’Agenzia per l’Italia digitale promuove politiche di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico nazionale. Sul portale sono inoltre messe a disposizione delle amministrazioni e degli sviluppatori una serie di risorse utili per approfondire il tema dei dati aperti, a migliorarne la qualità e favorire il loro riutilizzo.
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Il portale è diviso in sezioni, dedicate a:
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Ricercare i dati: consultando il catalogo sono disponibili i metadati che vengono pubblicati dalle pubbliche amministrazioni italiane
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Fare open data: sono messe a disposizione varie risorse utili per comprendere la tematica dei dati aperti
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Usare i dati: in questa sezione, dedicata agli sviluppatori della Pubblica Amministrazione, si possono utilizzare i dati attraverso le API (Application Programming Interface)
A livello europeo tutti i metadati confluiscono nel portale “europeandataportal.eu”, qui sono presenti sia i dati della Pubblica Amministrazione italiana sia degli altri paesi comunitari.
L’Agenzia per l’Italia digitale promuove la cultura dei dati aperti in Italia attraverso varie strategie:
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Elabora standard e linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo
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Mantiene online i server che contengono il Catalogo nazionale delle basi di dati della Pubblica Amministrazione
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Gestisce e aggiorna i dati del RNDT (Repertorio Nazionale Dati Territoriali)
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Promuove e organizza eventi di formazione e divulgazione sulla tematica dell’Open Data
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La comunicazione istituzionale online
La comunicazione istituzionale online è prevista a livello giuridico dalla Legge 150/2000. Questa legge ha lo scopo di gestire, sviluppare e migliorare le relazioni tra istituzioni e cittadini. Grazie a Internet si possono aumentare le modalità di interazione tra istituzioni e cittadini.
Ad oggi la comunicazione istituzionale online è parte integrante della comunicazione pubblica e le sue principali caratteristiche sono:
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Velocità: grazie allo sfruttamento della Rete
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Connettività universale: si può comunicare da vari dispositivi basta avere una connessione Internet
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Bassi costi: non si sprecano fogli e inoltre si riduce il personale
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Interattività: vi è la possibilità di rendere più semplici le comunicazioni con le PA
Londra: un esempio di open government

Un esempio di open government lo troviamo a Londra, la prima capitale europea ad aver obbligato gli uffici dell’amministrazione locale a rilasciare in formato fruibile da terzi, la maggior parte dei dati in proprio possesso, compresa ogni voce di spesa superiore alle 500 sterline. Tutti i dati verranno caricati su un database (London Datastore), messo a disposizione gratuita di chiunque intenda sviluppare servizi per i cittadini.
Il perché alla base di questa decisione è semplice e lo si capisce molto bene dalla dichiarazione rilasciata al Guardian dalla Greater London Authority (l’ente che amministra il territorio della “grande Londra” nelle immediate vicinanze della Capitale) “Si tratta di una grande opportunità per una forma di governo realmente aperto.
Lavorando insieme le amministrazioni pubbliche (centrale, regionale e locale) e comunità di creativi e sviluppatori possono cominciare a dare forma ad una nuova democrazia trasparente pensata per il benessere dei cittadini”.
Quali azioni si possono perseguire tramite la comunicazione istituzionale online?
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Informare i cittadini
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Promuovere differenti enti pubblici e servizi da essi offerti
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Attivare servizi multifunzionali online che siano multiutente e virtuali
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Semplificare e riorganizzare i processi che coinvolgono i cittadini nel dialogo con le pubbliche amministrazioni
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Avere una maggiore trasparenza amministrativa
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Si può controllare la qualità dei servizi offerti ( ad esempio tramite sondaggi online) e quindi raccogliere dati sulla customer satisfaction
Il web 2.0 e la comunicazione online
Grazie allo sviluppo del web 2.0, con il quale è consentito un buon livello di interazione sito-utente e ai nuovi strumenti resi disponibili dalle innovazioni tecnologiche la comunicazione istituzionale online sta rapidamente cambiando. Quelli che prima erano i siti web si sono trasformati in portali e sportelli virtuali che consentono sempre di più la comunicazione tra i cittadini e le istituzioni.
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La comunicazione istituzionale online deve avere alcune caratteristiche fondamentali:
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Accessibilità: intesa come la garanzia del diritto di accesso dell’utente ai contenuti del sito che devono essere comprensibili e facilmente fruibili.
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Usabilità: il cui scopo è rendere facile la navigazione all’interno di un sito
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Comprensibilità: intesa come capacità di cogliere velocemente e chiaramente i contenuti da parte dell’utenza, ma resta un aspetto legato alla progettazione










La Commissione Europea ha chiesto ai 27 stati membri che le loro amministrazioni pubbliche, su tutti i livelli, siano aperte, accessibili e trasparenti per i cittadini. Il piano innanzitutto identificava diverse misure da attuare:
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La responsabilizzazione degli utenti: intesa come la capacità dei cittadini, delle imprese e delle organizzazioni della società civile di accedere ai servizi digitali avvalendosi delle nuove tecnologie
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L’efficienza ed efficacia dei servizi: i siti e i portali della pubblica amministrazione devono essere semplici da utilizzare, efficienti ed efficaci.
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Durante la prima fase della digitalizzazione della pubblica amministrazione sono stati introdotti:
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La firma digitale
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La posta elettronica certificata (PEC)
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La carta d’identità elettronica
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Con il secondo Piano per la digitalizzazione denominato e-gov 2012 (lanciato nel gennaio 2009) si è voluto portare a compimento l’applicazione del CAD (Codice Amministrazione Digitale, D.Lgs. 82/2005)
Le “app” nella pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione può essere intesa in senso:
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Oggettivo: quando svolge un’attività diretta alla cura concreta degli interessi pubblici, in rispetto della legge e dei suoi fini.
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Soggettivo: quando si intende l’insieme delle strutture che sono costituite per lo svolgimento di funzioni amministrative
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In un periodo di grande cambiamento delle città che stanno diventando sempre di più delle “smart city” anche la Pubblica Amministrazione si dovrà muovere verso questa nuova tendenza che ha mutato i comportamenti di molti cittadini. Inoltre vi sarebbe la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie di autenticazione tramite impronta digitale (già utilizzate in molti Paesi per i pagamenti). Ad oggi si sta lavorando per definire i profili professionali necessari alla gestione strategica della Pubblica Amministrazione sulla rete; inoltre sarà necessario una specifica formazione per chi già vi lavora. Grazie a Internet la Pubblica Amministrazione avrebbe la possibilità di aprirsi e avere una interazione migliore e più trasparente con i cittadini.